31/08/2022

Un nuovo progetto per "La Vigna": la catalogazione della biblioteca dell'Istituto Strampelli

Il patrimonio documentario dell’istituto agrario Strampelli di Lonigo verrà salvato dall’oblio e messo a disposizione di studiosi e ricercatori.

E’ questo che ha deciso la convenzione sottoscritta il 31 agosto 2022 tra Provincia di Vicenza, proprietaria del materiale, Centro di Cultura e Civiltà Contadina - Biblioteca Internazionale "La Vigna" e Comune di Lonigo.

L’istituto Strampelli è stato fondato nel 1950 dalla Provincia di Vicenza quale luogo di studio e ricerca della genetica e della sperimentazione agraria. Per decenni ha rappresentato un’eccellenza nell’ambito agricolo e in particolare della fitopatologia, punto di riferimento per gli agricoltori e luogo di confronto per gli studiosi. Qui è stata scritta la storia e l’evoluzione dell’agricoltura vicentina e veneta. Oggi è sede del CREA, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria del Ministero delle Politiche Agrarie.

Negli armadi dello Strampelli sono conservati documenti e materiale librario che raccontano il settore agricolo dalla seconda metà del ‘900 ad oggi. Un patrimonio che "La Vigna" ha stimato in 5.500 unità e che comprende anche la biblioteca personale donata nel 2002 del professore Dino Rui, “fondatore” del Servizio fitopatologico Provinciale, costituita da centinaia di testi a stampa, molti manoscritti, lavori preparatori e studi scientifici del professore, corredati da diapositive e foto, oltre ad una parte della sua corrispondenza personale e accademica.

Un patrimonio che non può e non deve andare perduto. La Provincia di Vicenza, con i consiglieri delegati alla cultura e all’agricoltura, si è attivata perché l’archivio documentale sia valorizzato e messo a disposizione di chiunque voglia consultarlo.

Di qui la collaborazione con "La Vigna" per la sua messa in sicurezza, il riordino e la catalogazione. "La Vigna" ha tra i suoi scopi quello di realizzare iniziative idonee al progresso dell’agricoltura, alla conoscenza e diffusione della cultura e civiltà contadina con particolare riferimento alla viticoltura e all’enologia. Lo svolgimento del progetto è reso possibile grazie al contributo dei tre enti firmatari e della Società Cooperativa Agricola Agribagnolo di Lonigo.

Tutto il materiale, una volta riordinato e catalogato, sarà concesso in comodato d’uso gratuito trentennale al Comune di Lonigo e conservato nella Biblioteca Civica “G. Lovato” di Lonigo che gestirà i servizi di consultazione e prestito.

Sarà inoltre visibile e consultabile nel catalogo on line nazionale (SBN) e nella rete delle biblioteche vicentine. La Biblioteca Rui verrà individuata come una sezione distinta della Biblioteca dell’Istituto Strampelli e conserverà pertanto la sua specificità.

Biblioteca dell’Istituto Strampelli

L’archivio raccoglie la documentazione relativa all’attività dell’Istituto Strampelli che fin dalla sua fondazione, nel 1950, ha operato nel campo del miglioramento genetico delle diverse specie agrarie, con il fine di creare un collegamento fra la ricerca scientifica e gli agricoltori.

I risultati ottenuti nel tempo dall’Istituto hanno contribuito a portare il Veneto ai primi posti a livello nazionale nella produzione di frumento tenero e mais. Interessante è la presenza di un erbario storico di tutte le specie vegetali del Vicentino, risalente agli anni ‘50 del secolo scorso. Nell’archivio dell’Istituto è confluito anche l’archivio della Cattedra ambulante di Lonigo, fondata nel 1866, tra le prime nel Vicentino.

La presenza di numerosi atti di convegni e opuscoli con estratti recanti argomenti afferenti all’attività dell’Istituto, rende la Biblioteca particolarmente interessante per le ricerche storiche sull’attività di miglioramento genetico delle piante erbacee e delle sementi.

E’ la sperimentazione il settore dove l’Istituto ha avuto un importante ruolo nel Veneto, finalizzata all’individuazione delle migliori cultivars e tecniche agronomiche. La Biblioteca e l’Archivio storico sono pertanto lo specchio dell’attività dell’Istituto e il suo riflesso sul territorio a partire dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso.

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