26/10/2016

Da Breganze a la "Vigna": donato l'Archivio Storico "Pietro Laverda"

Mercoledì 26 ottobre alle 17.30 sarà ufficalmente donato alla Biblioteca “La Vigna” il ricchissimo Archivio Storico della Ditta Laverda, storica azienda breganzese di macchine agricole che si impose sul mercato nazionale e internazionale a partire dalla fine del XIX secolo ed è ad oggi la più antica fabbrica europea di macchine agricole tuttora in attività e sempre nel medesimo sito produttivo.
35 metri lineari di documenti cartacei (tra cui decine di migliaia di pagine di corrispondenza e di manualistica tecnica, numerosi registri contabili e del personale), e un ricchissimo archivio fotografico (con circa 50.000 soggetti riguardanti sia le macchine prodotte sia gli stabilimenti, la vita di fabbrica e le attività sociali collaterali) compongono l’archivio che, dopo un necessario riordino e un’adeguata catalogazione, sarà messo a disposizione non solo degli studiosi, ma dei molti appassionati e cultori della storia della meccanizzazione agricola in Italia.
Grazie a questa donazione, esempio encomiabile per altri imprenditori privati, la Biblioteca “La Vigna” potrà sempre più favorire lo sviluppo del settore agronomico a livello nazionale e internazionale.
Dopo l’intervento introduttivo del presidente della Biblioteca Mario Bagnara, seguiranno le relazioni di G. Luigi Fontana (Presidente del Comitato Scientifico della Biblioteca “La Vigna”) su Laverda: una storia industriale italiana e di Piergiorgio Laverda (Conservatore Archivio Storico Laverda) su Gli uomini, le macchine, le carte: ricognizione sui materiali dell’Archivio.
In occasione del convegno sarà firmato dai rappresentanti della famiglia Laverda l’atto di donazione, alla presenza del notaio Gaia Boschetti.
Nelle sale della biblioteca verrà inaugurata una mostra di documenti ed immagini appartenenti all’Archivio Storico stesso. Seguirà un aperitivo
Oltre che ai generosi eredi, al dott. Piergiorgio Laverda in particolare, che hanno donato l’eccezionale Archivio, un particolare riconoscimento spetta anche alla Cassa di Risparmio del Veneto che ha finanziato i primi impegni di una sua valorizzazione.

Iscriviti alla newsletter de La Vigna